PARTE SPERIMENTALE

Per 9 beute si usano 180 cc di etanolo, 60 cc di H20, 21 grammi di KOH e 3 grammi di Pirogallolo.

Si lascia,tale soluzione,a ricadere per 2 ore.

Terminata la saponificazione, si separano i lipidi non saponificabili ed il poriferasterolo nella seguente maniera:

si distilla via l'etanolo mediante un claisen.

Si estraggono, 5 volte, le acque (con 50 CC per volta)di CHCl3

distillato.

Si lava con HCl al 10 %,quindi con H20.

Si rende anidro con Na2so4(1asciando a riposo per una notte).

Infine si evapora a mano(pesato 78 mg).

Si fanno 2 lastrine mettendo, come confronto, lo stigmasterolo.

Come eluente si userà: CHC13 per una, ed ,0H/Ac.etile 9:1 per l'altra.

Acetilazione del PORIFERASTEROLO

Il poriferasterolo così portato a secco, è ripreso con 3 cc di piridina anidra e è addizionato con 0,3 cc di Ac20.

Quindi si lascia a riposo per alcune ore.

Si versa tale soluzione in 30 cc di H20,si estrae 5 volte con etere(distillato)con frazioni da 30 cc.

Si lava con HCl al 10 % e quindi con H20.

Si rende anidro con Na2so4 e si porta a secco alla pompa a vuoto.

Acetilazione dello STIGMASTEROLO.

5 grammi di stigmasterolo sono sciolti in 20 cc di piridina anidra ed addizionati con 2 cc di Ac20,dopo di che sono lasciati a riposo per una notte.

Si versa il tutto in 500 cc di H20 e si mantiene sotto agitazione per 1 ora.

Si filtra su buckner, si lava con HCl al 10 %,

si lava con acqua.

Infine si porta a secco(sempre su buckner)

e si mette in una campana da vuoto in presenza di P2o5.

Si fanno delle cromatografie su strato sottile usando 0H/Ac. etile 9:1 come eluente.

Ozonolisi del PORIFERASTEROLO.

Si scioglie 1 grammo di poriferasterolo nella minima quantità possibile di CH2c12 (200 cc) anidro a -70°C.

Si osserva l'ozonizzazione mediante T.L.C.(OH/Acetato di etile 9:1).

Dopo circa 20'(cioè quando tutto il materiale di partenza

è scomparso), si lascia la soluzione a temperatura ambiente e sotto agitazione, dopo aver aggiunto AcOH glaciale(0,5 cc) e Zn in polvere(0,5 grammi).

Si mantiene sotto agitazione per 4 ore, dopo di che si aggiunge una sospensione di NaHCO3(1,5 gr. in 0,5 cc di H20) e si mantiene sotto agitazione per 1 altra ora.

Quindi si aggiungono 25 grammi di Na2so4 anidro e si filtra il solido.

Si lava il filtrato con CH2c12(piccole porzioni).

Le frazioni di lavaggio sono riunite e concentrate mediante un colonnino di distillazione.

Si mantiene l'agitazione per qualche ora dopo di che si liofilizza per separare lo steroide dall'aldeide.

BAEYER-VILLIGER sulla 2-etil-isovaleraldeide.

iso valeraldeide

La soluzione contenente l'aldeide in CH2Cl2,resa anidra con Na2SO4,è raffreddata a 0° C.

quindi si aggiungono goccia a goccia una soluzione di meta-cloro-perbenzoico, (750 mg)disciolto nella minima quantità possibile di CH2Cl2 (per 250 mg. di aldeide pari a circa 2,19 m. moli si usano 376,68 mg. di meta-cloro- perbenzoico equivalente alla quantità stechiometrica di peracido).

Si lascia proseguire la reazione a temperatura ambiente per una notte.

I risultati della reazione sono seguiti mediante  G.L.C. con C.20 M. 

Tc: da 60 a 80 °C           P. N2 = 1 atm.

Terminata la reazione, si elimina il CH2Cl2 mediante distillazione con un colonnine di distillazione riempito di anellini di vetro.

Riduzione Formiato 2 metil 3 pentanolo.

rid formiato

Dopo aver liberato dal CH2cl2 i prodotti dello B.V. sulla 2-etil-isovaleraldeide, si riprende con etere etilico, in ambiente perfettamente anidro, si aggiunge  LiAlH4 e si mantiene sotto agitazione per alcune ore a temperatura ambiente.

Si aggiunge la soluzione di idruro in etere alla sostanza da ridurre(per evitare l'eccesso locale di riducente}

Per ridurre un estere occorrono 0,5 moli di peracido per 1 mole di LiAlH4 stechiometrico, quindi circa

37 mg. di litio alluminio idruro.

I risultati della reazione sono seguiti mediante  G.L.C. con C.20 M. 

Tc: da 60 a 80 °C           P. N2 = 1 atm.

Al termine della reazione occorre decomporre l'eccesso di idruro non reagito, dapprima aggiungendo H20, quindi con HCl diluito finché non si ottiene un precipitato filtrabile su celite.

Ossidazione del 2 metil 3 pentanolo a chetone.

Per ossidare l'alcool a chetone si è usato bicromato di potassio + acido solforico col seguente sistema:

Si é preparata una soluzione di 10 grammi di Na2Cr2O7

in 30 cc di H2O.Si sono aggiunti 74,3 cc di H2SO4 concentrato. e si è diluito a 50 cc.

In un pallone da 100 cc equipaggiato con ricadere si sono messi 8 grammi di alcool in 20 cc di etere.

A questo, mediante un imbuto gocciolatore si sono aggiunti 40 cc della precedente soluzione, mantenendo tale soluzione sotto agitazione, facendo in modo che l'aggiunta venisse fatta in 15minuti ,a 25/30°C.

Si é lasciato a riposo per 2 ore e poi si é estratta la fase eterea.Si é lavato fino a neutralità con

NaHco3 e si é seccato su Na2SO4.

Si è evaporato l'etere al pulsor a freddo.

La reazione che é avvenuta è la seguente:

45

Si sono ottenuti 6,3 grammi.

Del prodotto é stata fatta la gas-cromatografia dopo averlo distillato col vigreux.

BAEYER-VILLIGER su etil isopropil chetone.

bv isopropilchetone

La reazione è effettuata mediante la solita procedura per la B.V., utilizzando meta cloro perbenzoico come agente ossidante.

I risultati della reazione si seguono mediante G.L.C., Utilizzando la C 20 M. , Tc=50° PN2=0,5 atm.

non è stato possibile separare i due esteri.

Inoltre si è visto ,seguendo la scomparsa del picco relativo

al chetone e la formazione del picco relativo alla miscela dei due esteri, che la reazione non prosegue

oltre il 20 % di resa, nemmeno dopo 4 giorni a ricadere in CH2Cl2.

 

BAEYER-VILLIGER su propionaldeide.

bv su propionaldeide

Si esegue la B.V. mediante la solita procedura usata per questa reazione.

Come agente ossidante si usa acido meta cloro perbenzoico. I risultati della reazione si seguono mediante G.L.C. usando la colonna " C 104 ",

La reazione conduce principalmente alla formazione di acido propianic.o

Disidratazione del 2 metil, 3 pentanolo con POCl3

a temperatura ambiente.

disidratazione 2 metil 3 pentanolo

In un palloncino da 25 cc, posto in un bagno di ghiaccio, si aggiungono 1 cc di alcool e 3 cc di piridina anidra.

Si aggiungono lentamente 0,3 cc di POCl3 (distillato di fresco) mantenendo a 0 °C, sotto agitazione.

Si lascia una notte a temperatura ambiente.

Si versa la miscela di reazione in H20 e si estrae con Pentano.

La reazione è seguita mediante G.L.C.

Si usa la "C 104 “ per seguire la scomparsa dell'alcool, mentre si usa la " O.S. "

Tc= 50° C

PN2 = 0,5 atm.

Questa colonna cromatografica è  anche in grado di separare il pentano dalle olefine.

 

CONCLUSIONE

in natura l’idrogeno introdotto dalla metionina  al C28, si trova al 50% in alfa e al 50% in beta.

Riccardo Monti