Produzione idrogeno con Alluminio e acqua

Il sogno di alimentare un’automobile con l’acqua del rubinetto non è un’idea recente, Stanley Meyer, con il suo Dune-Buggy alimentato ad acqua, è il più noto.

Senza ricorrere all’elettrolisi dell’acqua, è noto che i metalli in contatto con l’acqua sviluppano Idrogeno, anche se la reazione ha bisogno di un aiuto perché possa essere presa in considerazione.

Verso la fine del secolo scorso, un inventore brevettò un sistema di produzione di Idrogeno, mettendo a contatto un filo e un cilindro rotante di Alluminio, immersi nell’acqua, alimentandoli con l’alta tensione derivata dalla bobina dell’auto; nel punto di contatto tra il filo e il cilindro, si crea una scintilla che frantuma e surriscalda l’Alluminio.

2Al + 6H2 O → 2Al(OH)3  + 3H2

2Al(OH)3  --- T° -->    Al2 O3  + 3H2 O

Oltre alla produzione di Idrogeno, si forma Al2 O3 (allumina).

https://en.wikipedia.org/wiki/Aluminium_oxide

Il progetto fu bloccato perché un autorevole esperto, dichiarò l’allumina molto pericolosa per la salute umana.

al + acqua

filo di alluminio

cilindro di Alluminio immerso nell’acqua

In questo estratto pubblicato sulle Scienze del 2009, si dimostra che è possibile scindere l’acqua con produzione d’idrogeno senza dispendio di energia, sfruttando la disposizione degli atomi di Alluminio

La dimostrazione è in questo recente articolo.

Una società americana utilizza un panetto composto da una lega di Alluminio, Gallio e Cobalto (AlGalCo), posto sul fondo di contenitori di acciaio inossidabile sui quali è fatta gocciolare l’acqua di rubinetto, contenuta in appositi serbatoi.

L’acqua, in contatto con la lega AlGalCO, si decompone sviluppando Idrogeno e Ossigeno; i due gas, già in proporzione stechiometrica, sono inviati direttamente nel carburatore del veicolo.

L’idrogeno è prodotto quando serve, senza la necessità di accumularlo in bombole ad alta pressione e senza utilizzare pompe.

Il sottoprodotto che rimane è riciclato per produrre alti panetti.

Idrogeno ottenuto utilizzando Alluminio e acqua   -  febbraio 2022

La possibilità di ottenere H2 utilizzando Alluminio + H2O, senza impiegare energia elettrica, può essere ottenuta utilizzando il Gallio (Ga), con il punto di fusione di 29,76 °C., alla temperatura ambiente tipica delle zone equatoriali, si trova sotto forma liquida.

 

La reazione tra l’Alluminio e l’aria è molto rapida, l’ossidazione lo trasforma in ossido di Alluminio, rivestendo lo strato superficiale del metallo con una patina che inibisce ulteriori reazioni, rendendo necessario ripristinare la superficie dell’Alluminio in modo che possa reagire con l’acqua.

La situazione descritta precedentemente con l’utilizzo dell’alta tensione più lo sfregamento tra il cilindro e il filo di Alluminio, ottiene il risultato di far reagire continuamente l’acqua con la superficie non ossidata del metallo.

 

La seguente pubblicazione descrive la soluzione al problema di mantenere lo strato superficiale dell’Alluminio senza lo strato di ossido in modo che possa reagire continuamente con l’acqua producendo H2.

https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acsanm.1c04331

L’Alluminio con il Gallio, forma una struttura Ga-Al, con rapporto molare di 3:1 contribuendo a mantenere le microparticelle separate tra loro, rendendole altamente reattive in presenza di acqua, a pH neutro, generando 130 gr di H2 ogni grammo di lega Ga-AL, con una resa del 90%, a temperatura ambiente e senza la necessità di utilizzare energia per innescare la reazione; il Gallio è recuperato per ottenere nuova nanostruttura di Alluminio.

https://kto.ucop.edu/NCD/NCD/NCD.aspx?id=32779

le microparticelle ottenute possono essere conservate per tre mesi, immergendole in cicloesano.

 

rick-3Riccardo Monti