Improvvisamente, la reazione luminosa, anziché avvenire al catodo, dove c’è lo sviluppo di H2, avviene anche all’anodo, tra la vetroresina e il tubo di acciaio INOX.
Anche invertendo la polarità, dei due elettrodi, cioè il catodo diventa anodo e viceversa, il plasma, continua a svilupparsi sull’elettrodo di tungsteno, mentre i fotoni, fuoriescono dall’elettrodo di acciaio, in particolare la vetroresina si disintegra rilasciando il carbone nel soluzione acquosa facendola intorbidire, inoltre, senza la protezione plastica, l’ossigeno, anziché fuoriuscire dal tubo, inizia a gorgogliare nel pallone di reazione aumentando la formazione di plasma.
Il rivelatore di raggi gamma, inizia a contare…
La reazione tra la vetroresina e l’anodo, distrugge la vetroresina, la soluzione elettrolitica diventa scura, per la formazione di carbonio, dovuta alla degradazione della resina epossidica utilizzata come legante per la fibra di vetro.
La punta del catodo, che durante la reazione elettrolitica è diventata rossa, presenta un grumo di materiale fuso, mentre il resto dell’elettrodo, dove s’innescava il plasma, presenta varie colorazioni.
Non abbiamo cercato i prodotti di trasmutazione perché quando ho rilevato la presenza di raggi gamma, ho abbandonato successivi esperimenti.
Ho già avuto la mia parte di radiazioni quando lavoravo alla mia tesi di laurea.
Riccardo Monti