L’idea di progettare un motoscafo che fosse più simile a un aereo che una barca, mi venne, quando negli anni 90’, accompagnai un amico, giornalista sportivo, alle gare di off-shore.
Osservando il modo in cui erano realizzati quei bolidi acquatici, notai che i problemi della stabilità sull’acqua, erano dovuti al vortice provocato dalle onde che frenava l’avanzata del mezzo facendolo ondeggiare malamente, con il rischio di capovolgere il natante, qualora l’aria si fosse insinuata sotto la prua.
Pensai che un mezzo che avesse solo tre punti di appoggio, con un cuscino d’aria nel canale centrale, fosse più stabile rispetto a un monoscafo o, a un catamarano.
Se a questi pensieri, aggiungiamo il mio interesse per gli aerei come il Long-EZ, costruiti da un amico, si capisce il perché della forma; il motore è un idrogetto, ed è il canale che risucchia l’acqua che tiene l’imbarcazione aderente alla superficie.
motore turbo getto
Riccardo Monti