Per raddoppiare la Ic è necessario un incremento della Vbe, di circa 16 -20 mV.
l'integrato IC1 forma un amplificatore con guadagno variabile –da circa 0,022 a 0,015, in modo da ridurre l'incremento di 1 V della tensione di ingresso ad un incremento di ,circa 15 mV.
L'amplificatore è in configurazione invertente, perciò ad un incremento di 1 V in ingresso corrisponderà una diminuzione di 15 mV della tensione in uscita.
Le funzioni di Ql, Q2 e IC2.
L'ingresso non invertente di IC2 è collegato a massa in modo che l'ingresso invertente si trovi anch'esso ad un potenziale di massa.
Questo ingresso è collegato al collettore di Q1 e tramite la R7 da 1 Mohm collegata all'alimentazione positiva.
L'uscita di IC2 è connessa tramite R8 agli emettitori di Ql e Q2.
Se la tensione in ingresso aumenta di 1V, la tensione in uscita da IC1 diminuisce di circa15 mV.
Siccome la corrente di collettore di IC1, essendo pilotato a corrente costante non può diminuire, diminuisce la tensione sull'emettitore di Q2, che avendo la base collegata a massa, vedrà aumentare di 15 mV la propria Vbe, raddoppiando quindi la Ic.
La variazione di temperatura fa variare allo stesso modo le Vbe dei due transistori; in tal modo la corrente in uscita non presenta variazioni.
Attraverso questa resistenza scorre quindi una corrente costante di 15 microA; questa corrente, non potendo scorrere attraverso l'ingresso invertente di IC2, può scorrere solo attraverso Q1, che si trova a funzionare in regime di corrente costante.
Questa avviene solo nel caso che le Vbe dei due transistori siano uguali e che si trovino alla stessa temperatura.
Per Q1 e Q2 è stato usato un transistore duale, cioè in due transistori selezionati montati nello stesso involucro; in questo caso, la compensazione in temperatura è ottenuta automaticamente, senza necessità di regolazioni.
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